venerdì 1 marzo 2013

Interviste dietro le quinte: Eliana Scognamiglio, assistente costumi

Verso la fine della settimana torna anche l’appuntamento con le interviste dietro le quinte, un viaggio che pone la lente d’ingrandimento sul lavoro di chi fa il cinema da dietro le quinte. Oggi con noi, Eliana Scognamiglio, assistente ai costumi.  



Come sei arrivata a lavorare nel cinema?

Prima lavoravo nella moda, a Milano, poi mi sono ritrasferita a Napoli e mi ha contattato Francesca Balzanoper un film. Io non ne avevo mai fatto uno in vita mia; mi ero sempre occupata di altre cose, ero assistente di una giornalista di moda. Però il mondo del cinema mi ha sempre affascinato, ed anche se era un progetto a zero budget ho accettato. Così ho iniziato a lavorare su Là-bas, il precedente film di Guido.

E da Là-bas in poi ti sei dedicata solo al cinema?

Non sono ancora molto addentro all’universo cinematografico campano, ma quando posso ci lavoro volentieri! Sono stata chiamata per questo secondo film di Guido e sono contenta di essere qui.

Cosa ti piace del lavoro sul set?

È bellissimo condividere la costruzione di un personaggio, per quanto riguarda la parte dei costumi, ma anche far parte di una troupe che alla fine della giornata porta il prodotto a casa, ed il prodotto è un film, non una cosa da poco. Con Francesca si è creato un meraviglioso rapporto, che mi ha permesso di poter partecipare alle scelte dei costumi e non solo a seguire direttive. Un ottimo capo reparto, molto esigente.

Quanto influisce il costume nella costruzione dei personaggi di Take Five?

Il costume influisce in maniera molto forte sulla costruzione del personaggio. In questo film ci sono diversi personaggi, ed ognuno di loro è ben caratterizzato: alcuni sono un po’ più forti, altri sono un po’ più deboli, ma per trovare il giusto equilibrio bisogna saper entrare in simbiosi con il regista e con l’attore stesso. Bisogna capire cosa loro vogliono esprimere, e tramite il costume fare la tua parte perché possano farlo al meglio.

E quale tipo di rapporto si è creato tra il vostro reparto e gli attori?

Noi stiamo molto con gli attori, perché dobbiamo fare moltissime prove per vedere come vanno i costumi, poi sul set siamo sempre in contatto. È inevitabile che si venga a creare un rapporto molto stretto con loro, anche per cercare di capire quale possa essere la resa del personaggio. Questo ci aiuta a costruire i costumi. Dobbiamo improvvisarci anche un po’ psicologi, perché dobbiamo cercare di mettere a loro agio gli attori in situazioni complesse; per esempio, se per esigenza di scena devono stare in accappatoio, bisogna tenere presente il fattore climatico, e così via.

Quindi cercate di intercettare le esigenze degli attori…

Ovviamente bisogna di cercare di capire gli attori. Poi è logico che c’è qualcuno che ti segue di più, qualcuno meno, ma alla fine i maschi sono così: sono tutti bambinoni!

(Intervista a cura di GianPaolo Improta, foto di Tiziana Mastropasqua)

4 commenti:

  1. Cara Eliana, mi sa che anche nel cinema ci vuole la pazienza e la sapienza delle donne per far quadrare le cose: è così? comunque grazie per questo diario, per le curiosità etc Una tua omonima, da Firenze

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  2. come si direbbe a Napoli : " ma che bella guagliona !" Se sbaglio corrigetemi, direbbe quello che c'era prima di questo chen s'è dimesso. Era solo un complimento a una professionista bella da vedere, senza maschilismo...Da frequentatore del blog credo di poterlo fare. Salutame a soreta... sempre in tono giocoso, ma se ce l'hai sicuramente sarà carina come te. Mi fermo qui, grazie, Jacopo

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  3. Ma che tipo di costumi avete pensato per questo film ? ciao Michela

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